Importante figura appartenente al mondo Artistico-culturale non solo di Tortorici, ma dell’intera Sicilia sarà senza dubbio il pittore Giuseppe Tomasi.
Nacque a Tortorici nel 1610, sarà prima apprendista di Gaspare Camarda, poi di Antonio Catalano il Vecchio e successivamente di Giovanni Simone Comandè. Negli anni della maturità la sua bottega risulterà essere una delle più fiorenti, ed annovererà almeno quattro discepoli: Francesco Napoli, Pietro Castelnovo, Sebastiano Calà e Francesco Liuzzo.

 

L’attività della Bottega, non cesserà di esistere con la morte del Maestro, numerosi infatti, saranno i Tortoriciani che, almeno sino al 1724 si dedicheranno con esiti diversi alla pittura. Senza contare che, altri validissimi discepoli del Tomasi risultano presenti nella zona del Catanese, a testimonianza dell’importante opera e dell’impronta lasciata dal pittore, almeno per quanto riguarda la Sicilia orientale.

Nel corso della sua vita, il pittore soggiornò in alcune delle più importanti città a livello artistico-culturale. Sono documentate sue permanenze a Palermo, dove ammirò “Spasimo di Sicilia” di Raffaelo Sanzio, quadro del quale eseguirà una copia attualmente esposta nella Chiesa S.S. Salvatore di Tortorici. Altri soggiorni del pittore sono documentati a Messina, dove ebbe contatti col pittore Antonino Alberti, a Napoli ed a Roma dove avrà contatti rispettivamente con Jusepe de Ribera e Francesco Albani.

 

L’Attività Artistica del Tomasi si estende temporalmente dal 1631 al 1672. Le sue opere sono custodite perlopiù nei piccoli centri dell’area nebroidea ed in misura minore in quelli dell’area del catanese. Molte delle 39 tele datate e firmate, oltre alle altre 68 attribuite al maestro, sono custodite infatti nei centri di: Alcara Li Fusi, Frazzanò, Militello Rosmarino, Mirto, Naso, San Marco D’Alunzio, Adrano, Bronte e Randazzo, oltre alla stessa Tortorici maggiore centro della produzione artistica del pittore.
Per quanto riguarda la produzione artistica del Tomasi presente a Tortorici, le opere, opportunamente conservate e restaurate nel corso degli anni, sono custodite nelle diverse Chiese presenti. Nella Chiesa di Santa Maria Assunta, ovvero la Chiesa Madre si trovano importanti dipinti come “Assunzione di Maria” (1652), “Madonna delle Grazie” (1638) e “Pietà con Gesuiti” (1662). Altre importanti opere sono custodite nella Chiesa del S.S. Salvatore, come la già citata “Spasimo di Sicilia” e “Trasfigurazione” (1668). Ad opera del Tomasi risulta essere anche la decorazione sul tetto ligneo nella Chiesa di San Francesco d’Assisi, ex Convento dell’Ordine dei Frati minori raffigurante San Francesco d’Assisi, Sant’Antonio da Padova e la Vergine dell’Immacolata Concezione.

 

L’analisi delle sue opere, ci rivela un uso amalgamante e controllato di tutte le correnti artistiche seicentesche: la Bolognese-Romana, la Fiamminga, quella dei Cortoneschi, ma soprattutto quella Caravaggesca, la più importante per il Tomasi dalla quale si ispirerà maggiormente.
Per quanto riguarda i caratteri stilistici, il Tomasi si discosterà spesso, soprattutto in merito ai contenuti dagli autori del tempo. Il pittore infatti, non sarà riluttante alla raffigurazione di sfondi, di nature morte o di particolari accessori, a differenza invece della tendenza in voga agli autori. Molto accurato già nell’imprimitura, dovette essere molto attento soprattutto ai dettagli ed ai particolari, tanto che soltanto in poche opere mostrerà dei ripensamenti. La naturalezza delle immagini rende quasi “vive” le sue opere, caratterizzate da una notevole drammaticità e dinamicità.

I secoli venuti dopo il Tomasi, hanno ereditato gran parte della sua produzione, costituita da importanti opere già citate come: “Sacra Famiglia”, “Annunciazione” e “Spasimo”, che rendono in maniera legittima il riconoscimento e l’esaltazione del loro autore Giuseppe Tomasi, come uno dei più importanti artisti del XVII secolo almeno in Sicilia.

 

 

Opere presenti nel comune di Tortorici

Chiesa di San Nicolò:
o 1654c., Anime del Purgatorio, dipinto su tela.
o 1662c., Vergine dolente, dipinto su tela, attribuzione.
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Chiesa del Santissimo Salvatore:
o 1636c., Gesù davanti a Pilato, dipinto su tela.
o 1644c., Spasimo di Sicilia, ispirato al celebre Spasimo di Sicilia, dipinto su tela.
o 1658, Madonna con Bambino raffigurata con Sant’Antonio da Padova e San Felice di Cantalice, dipinto su tela.
o XVII secolo, Sant’Antonio di Padova, dipinto su tela.
o 1660, Madonna col Bambino e San Giovannino, dipinto su tela.
o 1667c., Gesù e Maria, dipinto su tela.
o 1668, Trasfigurazione, dipinto su tela, opera firmata Joseph Thomasius pingebat, A. D. 1668, committente Don Dominici Primavera.
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Chiesa di Santa Maria Assunta, (chiesa madre):
o 1652, Assunzione di Maria, dipinto su tela.
o 1636, Immacolata fiancheggiata da simboli, dipinto su tela.
o 1638, Madonna delle Grazie raffigurata fra San Giovanni Battista e Santa Lucia, dipinto su tela.
o 1662, Pietà con Gesuiti, dipinto su tela.
o XVII secolo, Sant’Alberto Carmelitano, dipinto su tela.
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• 1656, Santa Caterina d’Alessandria, dipinto su tela, opera proveniente dalla chiesa del convento dell’Ordine dei frati minori cappuccini e custodita nella Sala Consiliare del Municipio cittadino.
• XVII secolo, Decorazioni del tetto ligneo con raffigurazioni di San Francesco d’Assisi, di Sant’Antonio di Padova e dell’Immacolata Concezione, opere presenti nella chiesa di San Francesco d’Assisi del convento dell’Ordine dei frati minori.